Book@rt – Luigi Ghirri, Lezioni di fotografia

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ghirri-lezioni-fotografia-bLuigi Ghirri è senza ombra di dubbio il fotografo italiano più influente nella storia della fotografia nostrana e non solo. Nato nel 1943 a Scandiano, muore prematuramente nel 1992 a Reggio Emilia, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della fotografia contemporanea. Si forma come geometra, professione che porta avanti fino al 1974, quando decide di aprire uno studio di grafica e fotografia. Avvicinatosi alla fotografia negli anni del concettuale e dell’arte povera, lavorando a stretto contatto con gli artisti, documentando performance o creando dei lavori a supporto di queste, divenne ben presto noto anche a livello internazionale.

Oltre alla sua attività di fotografo, agli inizi degli anni Ottanta Ghirri inizia la sua collaborazione con il mondo accademico, conducendo seminari sulla fotografia prima all’Università di Parma, poi a Reggio Emilia. Le lezioni tenute dal gennaio del 1989 al giugno del 1990 presso l’Università del Progetto di Reggio Emilia sono raccolte nel volume “Lezioni di fotografia”, a cura si Giulio Bizzarri e Paolo Barbaro. I testi sono frutto della trascrizione delle registrazioni della sua attività di professore e per tanto mantengono quanto più possibile la dialettica originale del gande maestro. Emerge la volontà di trasmettere il grande amore e la totale dedizione per la fotografia, che viene raccontata attraverso aneddoti personali e spunti storici. Quasi come un’autobiografia, il volume ci conduce attraverso episodi come la realizzazione delle copertine di famosi album di Lucio Dalla e dei CCCP, le mostre, la sperimentazione e i progetti che gli erano stati affidati.

Tutto attraverso un linguaggio semplice, che denota anche la semplicità di Ghirri nel vedere la vita, ancora da ragazzo nato in campagna, che non ha mai voluto lasciare la sua terra d’origine. Una semplicità solo apparente invece quella dei suoi scatti, che ritraggono cose che tutti noi guardiamo, ma che solo lui ha avuto la capacità di vedere davvero. Realtà che si rivelano ai nostri occhi grazie al suo sguardo attento, che ancora oggi trova innumerevoli ma pallide imitazioni.

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